Arti & Culture

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Ad orecchio, Lucio Dalla e suoni di scrivere Scrieţi, băieţi, orice, numai scrieţi!

Ad orecchio, Lucio Dalla e suoni di scrivere Scrieţi, băieţi, orice, numai scrieţi!

Da dilettanti, cioè per diletto, allenare se stessi all’arte di apprezzare opere composte da altri suonando e scrivendo ad orecchio.

 

Mescolate alle mie, appaiono sul foglio bianco, parole scritte da altri e risentite proprie, come pescate, senza limiti di tempo e di spazio, da un magazzino inconscio che non è solamente di sé ma è bagaglio collettivo. Forse davvero, l’incoscio collettivo, profondo e vasto, ci accomuna e ci lega tutti dalle radici.

  • Riaffiora di mio(*): «Forse è sogno di molti, nelle atmosfere soffuse e ovattate dei “piani bar”, almeno una

volta, sostituirsi al pianista.

Da ragazzo mi piaceva lasciarmi catturare dallo scrivere, senza mai sapere bene cosa, così, liberamente.

C’era un “certo non so che” dentro i fogli bianchi, da tirar fuori, e mi eccitava poterlo scoprire.

Non essendo padrone della tecnica (ho iniziato a conoscere la lingua italiana solamente a sei anni, dal dialetto Campidanese in Sardegna, andando a scuola) mi dicevo che scrivevo “ad orecchio”, come quelli di noi che hanno in casa uno strumento musicale, magari una chitarra, e senza saperne molto di musica, ogni tanto la si prende e la si suona per darsi piacere e, in particolari condizioni: vacanze d’estate o capodanni d’inverno, per tentare di coinvolgere anche altri nelle proprie emozioni.»

  • Mihai(*)(*) riprende l’antica esortazione di Ion Heliade – Rădulescu:

“Scrieţi, băieţi, orice, numai scrieţi!” Într-o perioadă când vrând-nevrând trebuie să ne distanțăm fizic, avem nevoie totuși să fim mai aproape, să comunicăm mai mult, să facem mai multe lucruri cu sens decât până acum.

“Scrivete, ragazzi, scrivete e basta!” In un periodo in cui, volenti o nolenti, ci dobbiamo distanziaree fisicamente, abbiamo comunque bisogno di essere più vicini, per comunicare di più, per fare cose più significative di prima.

Scrieţi, băieţi, numai scrieţi! Acesta era îndemnul impetuos al lui Ion Heliade-Rădulescu. Domnul, foarte şmecher la vremea lui. Membru fondator al Academiei Române şi al Societăţii literare din Bucureşti, scriitor, dascăl, filolog, om politic, personalitate marcantă a Revoluţiei din 1848, director al Arhivei Ţării Româneşti şi nu în ultimul rând unul dintre întemeietorii primei gazete în limba română cu bătaie lungă a Ţării Româneşti, Curierul Românesc (1829). 

Scrivete, ragazzi, scrivete e basta! Questo era l'impulso impetuoso di Ion Heliade-Rădulescu. Signore, molto intelligente ai suoi tempi. Membro fondatore dell'Accademia rumena e della Società letteraria di Bucarest, scrittore, insegnante, filologo, politico, figura di spicco della rivoluzione del 1848, direttore dell'Archivio del paese rumeno e, ultimo ma non meno importante, uno dei fondatori del primo giornale rumeno di lunga data (Regioni Romene) Ţării Româneşti, Curierul Românesc (1829)

  • Samuel(*)(*)(*) scrive: «Proprio la scrittura, strumento, per chi la pratica, di espressione delle proprie

emozioni, che siano esse di felicità o tristezza, gioia o paura; e anche modo per i lettori di ritrovarsi in certe emozioni, che seppur tristi, permettono alla persona di non sentirsi sola.

Leggere un autore che svela le sue emozioni, e notare come queste siano simili, se non uguali, alle nostre  fa nascere la fiducia. Ci sentiamo ‘capiti’.

...    ...  al foglio che farà da tramite apriamo noi stessi, i nostri sentimenti, il nostro stato d’animo, non solo di testi o versi, ma di quelle emozioni, che magari non tutti ci sentiamo di esprimere.

E mentre un anno,  il 2020, sicuramente un’annata che vorremmo dimenticare, ma che alla fine sappiamo tutti non dimenticheremo.»

  • Riaffiora il ricordo di Lucio(*)(*)(*)(*):

«Caro amico, ti scrivo, così mi distraggo un po' e siccome sei molto lontano, più forte ti scriverò
...Vedi, caro amico, cosa ti scrivo e ti dico e come sono contento di essere qui in questo momento
Vedi caro amico cosa si deve inventare per poter riderci sopra, per continuare a sperare ...come diventa importante che in questo istante ci sia anch'io.»

https://youtu.be/UAGJEym15Us

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 (*)- “Nara su Contu” – Ignazio Montis (1987)

(*)(*)- Mihai Vacariu -  Direttore del Portale culturale Timpul, antico storico giornale romeno

(*)(*)(*)- Samuel Ferro - “Motivo la Poesia” - Centro Studi Invictus

(*)(*)(*)(*)- Lucio Dalla  - “L’anno che verrà” -

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