Eroi dell'Umanità

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Royal Rife. La lotta al cancro dietro le quinte.

Ultimamente mi capita, sempre più sovente, di scoprire che persone comuni hanno, con il loro duro lavoro, senza le luci del protagonismo e nel completo anonimato, lasciato a tutta l’umanità un dono di inestimabile valore. Inizialmente sono animati, in modo quasi ossessivo, da come affrontare e risolvere il problema che li affligge, aprendo così la strada a tutta l’umanità, nessuno escluso. Ma in questo straordinario racconto non sempre le cose vanno per il verso giusto. Ecco l’incredibile storia del Dottor Rife.

 Chi è Royal Rife?

Agli inizi del 1900 Royal Rife scoprì che i microorganismi potevano essere annientati, sottoponendoli all'azione di specifiche frequenze, prodotte da un complesso apparecchio elettronico di sua invenzione, che utilizzava una combinazione di corrente elettrica alternata e continua.
Usando un potente microscopio, anche questo ideato e perfezionato da lui, attraverso il quale poteva osservare i campioni vivi (non era infatti necessario fissarli su un vetrino, come avviene ancora oggi nei nostri moderni laboratori), poté studiare i vari effetti di queste frequenze elettroniche su virus, protozoi, funghi e batteri.

Osservò che venivano annientati in molti modi: perdendo la loro motilità, trasformandosi in altre forme (questo fenomeno, noto come "pleomorfismo" ovvero la mutazione di un organismo in un altro, è stato riportato anche da Bechamps, un altro pioniere della scienza della microscopia,) o addirittura scoppiando letteralmente sotto ai suoi occhi, come avviene ad un bicchiere di cristallo per l'acuto di un cantante.

Gli studi sul cancro

In uno studio clinico su sarcoma e carcinoma, effettuato ai tempi di Rife, viene riportato un tasso di guarigione del 100% dei casi che avevano utilizzato la sua tecnica.

Egli si dedicò con successo anche alla ricerca delle frequenze per altre malattie gravi dell'epoca, come, ad esempio, la tubercolosi.

Sfortunatamente, in seguito alla persecuzione della scienza ufficiale, la maggior parte del suo lavoro ed il suo generatore di frequenze andarono persi.

Si può però leggere la sua storia e approfondire le sue ricerche nel libro di Barry Lynes "The Cancer Cure that Worked".

Ultimamente un altro ricercatore, James Bare, ha studiato approfonditamente il lavoro di Rife.
Ha scritto un libro ed ha prodotto un video che spiega come costruire un apparecchio simile; mediante riprese spettacolari al microcopio sono anche mostrati (e dimostrati) gli effetti "esplosivi" delle frequenze di Rife su vari batteri.

Il generatore Rife/Bare funziona a distanza dal soggetto, riuscendo ad uccidere dei funghi anche a 30 metri di distanza. Altri sistemi, come ad esempio quello della Clark o di Beck, utilizzano bande, manopole, elettrodi e qualunque altro mezzo di contatto in grado di applicare il voltaggio direttamente nel corpo.

Questi ultimi sistemi possono non essere altrettanto efficaci, ma sono senz'altro più innocui e il ricercatore inesperto non rischia di farsi o di fare del male.

Le persone che lavorano con un generatore di tipo Rife/Bare dicono che è facile capire quando un generatore sta emettendo frequenze pericolose per la salute, perché si comincia ad avvertire dolore.

In questo campo, è vietata l'improvvisazione!

Attualmente la medicina elettronica è ancora una scienza inesatta e ancor più lo sono gli studi e la sperimentazione con il metodo Rife. Poiché ogni apparecchio è costruito in modo diverso da ogni ricercatore, i risultati differiscono uno dall'altro, anche se (tutti concordano) i migliori risultati si ottengono seguendo alla lettera le istruzioni di Bare.

La scienza ufficiale non dà a tutt'oggi tuttavia alcun credito a queste importantissime scoperte.
D'altronde si sa, questa noncuranza, se non la persecuzione, sono il leit-motiv nella storia di moltissime grandi scoperte.

E' chiaro che ci sono pochi profitti nell'utilizzo dell'elettricità per curare le malattie, soprattutto se questi apparecchi si possono costruire in casa.

 

Trattamenti

Rife trattò con successo 1000 pazienti a cui fu diagnosticato un cancro incurabile negli anni ’30. Gli vennero conferiti 14 premi ed un dottorato ad honorem.
Dopo che alcune case farmaceutiche non riuscirono a comprare la sua ricerca ed attrezzatura,  il suo ufficio venne messo a soqquadro, la sua ricerca e documentazioni vennero rubate e la macchina che aveva guarito tutti i 1000 pazienti, malati di cancro “incurabile”, venne distrutta.
Nel 1934, prima che avvenisse la distruzione, la University of Southern California nominò un comitato speciale di ricerca medica, il Special Medical Research Committee, per portare pazienti malati di cancro terminale dal Pasadena County Hospital al laboratorio e clinica di Rife a San Diego, per le terapie.
Il team includeva medici e patologi che erano incaricati di esaminare i pazienti per 90 giorni, se fossero stati ancora in vita.

Dopo 90 giorni di trattamento, il Comitato concluse che l’86.5% dei pazienti era stato completamente curato.
Fu cosi trovata una modalità di trattamento ed anche il restante 13.5% dei pazienti risposte positivamente nelle successive 4 settimane. Quindi il tasso di guarigione totale con l’uso della tecnologia Rife, raggiunse il 100%. ( http://www.rife.org/ )

Ciò che Rife aveva sviluppato era una cura efficace al 100% per molte forme di cancro.

Dunque perché non se ne sa nulla e perché esistono così tante fondazioni di ricerca sul cancro?
Detta in parole povere, il perché è legato a motivi economici della comunità medica ortodossa, che si appoggia sui fondi della ricerca contro il cancro. Tali fondi spesso giungono da aziende farmaceutiche, che sarebbero danneggiate se fosse trovata una cura contro il cancro.

Questa è una storia che illustra un altro grande tentativo da parte della comunità medica mainstream, di controllare anche oggi le vite e le morti di cosi tanti milioni di persone.
Ciò che Rife dimostrò è che ogni problema di salute ha una frequenza, che per contro risponde (va in risonanza) con una specifica frequenza, ottimale per la sua guarigione-dissoluzione nel corpo.

Le persone che mantengono la loro frequenza ottimale, rafforzano il loro sistema immunitario e hanno la possibilità di prevenire lo sviluppo di sintomi e malattie
Ovviamente va considerato che la maggior parte di noi, vive quotidianamente molto stress e difficoltà emotive, che abbassano la frequenza del corpo.
Tuttavia dovremmo regolarmente alzare la frequenza del corpo, con le giuste sostanze, compatibili a livello cellulare/energetico con il nostro essere, piuttosto che aspettare che la frequenza scenda  ad un livello cosi basso, da diventare un ospitante gradevole per invasori microscopici.

fonte: http://justalist.blogspot.it/2008/03/vibrational-frequency-list.html

Concludo invitando ognuno di noi, soprattutto ora, in questo momento epocale a vivere con consapevolezza, affinando il proprio senso critico attraverso l’utilizzo della ricerca e dello studio. Questo richiede pazienza, tenacia e costanza. Tutto dipende da noi...sempre da noi...siamo noi i demiurghi del nostro destino

Alessandro Mereu

Si ringrazia il sito di www.controverseterapie

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