Invito alla Lettura

Invito alla Lettura

Non c’è peggior sordo … di chi non sa leggere

Per Utilità e per Gusto - Educazione alla lettura

Chi non vuole sentire e chi non può.

«Leggere è una competenza che aiuta non soltanto a sviluppare una propria forma mentis, ma anche ad interfacciarsi, in maniera più analitica, con il mondo digitale». (Marcello Fois)

 

LE P8TENZIAL1TA’ DEL V8STR8 CERVELL8 S8N8 EN8RM1 E LA V8STRA CAPAC1TA’ D1 ATT1VARLE E’ DAVVER8 GRANDE. L8 STATE SPER1MENTAND8 ADESS8 CHE R1USC1TE A LE66ERE QUEST8 SCR1TT8 ANCHE SE FATT8 1N M8D8 1NC8NSUET8. SAPER LE66ERE E’ UN’ ARTE. C8MPL1MENT1.

 

Imparare a leggere la parola, quando non riesci a sentire, è sempre stato alla base del metodo di insegnamento ‘orale’, non ‘gestuale’, della scuola Prinotti a Torino, frequentata anche da mia figlia audiolesa. Già nel libro Cuore, De Amicis ne parla, nell’episodio intitolato “La sordomuta”. Si nasce sordi, ma muti si diventa, a meno che …

A quell'epoca un riferimento importante, per gli insegnanti e per noi genitori, era Don Milani, il prete di Barbiana, che esortava i suoi ragazzi, figli di contadini, ad impadronirsi dell’uso della parola,  imparando a leggere e scrivere per emanciparsi e non rimanere soggetti a chi queste competenze riusciva ad acquisirle facilmente,  come il figlio del dottore o del farmacista del paese, ad esempio. Per essere liberi, va da sé, che saper leggere è della massima importanza.

Mi sento spinto ad  utilizzare parole già dette da altri, estrapolandole da alcune citazioni e mi chiedo se si possa, leggendo o ri-leggendo quanto già esiste, contrastare ed opporsi alla deriva, che da più parti mostra un’umanità proiettata verso un trans-umanesimo, senza più natura umana.

Parole già dette da altri per ri-trovare la speranza in un continuo nuovo ri-sveglio?

Per questa proposta terapeutica, mi stimola l’auspicio di un’ora di lettura obbligatoria nelle scuole, formulato, durante una sua intervista, da Marcello Fois, lo scrittore sardo autore, tra altro, de “L’invenzione degli italiani. Dove ci porta Cuore(*)”.

Auspicio ispirato alle pratiche di altri Paesi Europei, che dedicano un’ora alla lettura, in tutti i gradi di scuola.

Non solo per affinare la tecnica del leggere,

«A volte si legge qualcosa che ci turba e, nell’emozione del momento, ciò che arriva alla nostra mente non sono le parole scritte, ma quelle che la nostra mente distorce. In altri casi è la fretta con cui scorriamo le frasi a travisare il significato. E’ umano, è un rischio che corriamo tutti.» 

A scuola dagli alberi - by  Anna in Umanità

ma anche per lasciarsi conquistare dal gusto della lettura.

Utilità’ e ‘gusto’ quindi, ma con quale motivazione legata all’attualità?

«Tutti dobbiamo fare i conti con quel che non siamo più e anche con quello che abbiamo imparato in questi lunghi, strani mesi. Leggere ci cambia, perché la lettura è sempre uno strabiliante, impagabile tu per tu con se stessi e con il nostro mondo. E cambiare vuol dire crescere, tutti insieme.»

Elena Loewenthal (Circolo dei lettori)

Mi interrogo, come altri: quanti di noi sanno comprendere un testo scritto quando lo leggono?

Ad esempio: sappiamo leggere e sappiamo gustare il testo della “Costituzione Italiana”?

Forse neanche siamo educati e attratti a leggerla, non solo noi, ma neppure gli eletti deputati, sulla quale giurano di proteggerla.

Altrimenti, in questi giorni saremo  molto, ma molto indignati, del fatto di essere impediti nella libertà di movimento, nella libertà di scelta di un trattamento medicale, nella libertà di esprimere il dissenso.

«La letteratura è una difesa contro le offese della vita.»                      Cesare Pavese (da il Mestiere di vivere)

  • UTILITÀ

« … odiare l’indifferenza vuol dire vivere da partigiani: ciascuno è responsabile di tutto, ma per esserlo, per poter capire cosa succede intorno a noi, bisogna avere gli strumenti logici e lessicali e la cultura necessaria per esercitare la sovranità, sancita dalla Costituzione.» 

 Mario Lancisi (da Tutta un’altra scuola di Sabrina Burrelli Scotti)

«In occasione di una festa da ballo, organizzata all’interno della scuola di Borgo San Lorenzo, ad una ragazzina che obiettava che “alle riunioni sindacali e politiche non si capisce nulla”, don Milani rispondeva: “Eppure probabilmente l’anno prossimo andrai a lavorare e avrai davanti responsabilità immense: licenzieranno una tua compagna di lavoro e dovrai decidere se scioperare o no per lei, se difenderla o no, se sacrificarti o non sacrificarti per lei, se andare in corteo davanti alla prefettura o davanti alla direzione, se rovesciare le macchine e rompere i vetri, oppure zitta, zitta chinare la testa e permettere che la tua compagna sia cacciata fuori a pedate dalla fabbrica. Tu queste cose le dovrai decidere …»

Massimo Sestili - Post Populi

  • GUSTO

Leggere come lasciarsi conquistare da un brano musicale. Suoni da scrivere. Ritmo, cadenze, pause. Punteggiatura che porta a guidare la respirazione. Ansiosa, rilassata, dolce, tormentata. Andante con brio, allegro, ma non troppo, adagio, marcia … Appropriandosi del contenuto, facendolo proprio.

«...lo scrittore offre uno scheletro, dove ogni ossicino è un foglio di libro, che aspetta che venga qualcuno che possa aggiungere pezzi di carne. Senza rendersi conto, il lettore compie questo ruolo, aggiungendo attraverso la sua respirazione, quel soffio miracoloso che completa l’opera e la trasforma in uno spirito molto più vivo, con un vibrato impensabile, particolare.»

Calin Pintea“Terapia tramite cultura”

«… ecco una frase che Lorenzo Milani disse qualche tempo prima della propria conversione religiosa al suo amico di gioventù Oreste Del Buono: “Sai che ho letto la Messa, è molto più interessante dei Sei personaggi in cerca d'autore”. … »                                                                                              Alfonso Berardinelli

«Se desideriamo salvare il mondo, dobbiamo lasciare in punto di morte il gusto della lettura, tanto ai nostri bambini quanto alle generazioni future.»

Calin Pintea“Terapia tramite cultura”

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Gli allievi e le allieve della scuola per audiolesi al Prinotti hanno imparato a leggere dalle labbra … e ogni volta mi emoziono, fino a dovermi asciugare gli occhi, ascoltando “L’inno alla gioia di Beethoven” e non posso non ricordare che lui era sordo quando lo scrisse. Sapeva leggere gli spartiti e sapeva scriverli. Era libero, come avrebbe detto Don Milani, per sé e per gli altri.

 «Sto lavorando a una nave che porti gli uomini verso l’eternità» (Ludwig van Beethoven).

Calin Pintea“Terapia tramite cultura”

Note

(*)Cuore (riferito all’opera di De Amicis).

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