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I quadrupedi canini, ascoltano, capiscono, poi compiono gli ordini, mentre i felini lusinghieri soggiogano
A quale atteggiamento rifarsi?
Ribellarsi o subire la strisciante sospensione delle libertà fondamentali sancite nella Costituzione Italiana?
Nel libro bilingue “Terapia tramite cultura” l’autore romeno Calin Pintea, fa dire alla donna
protagonista nell’opera:
“Se non lo sapete, i cani hanno padroni e i gatti servi. Chi pensa che sia altrimenti si delude. I quadrupedi canini, ascoltano, capiscono, poi compiono gli ordini, mentre i felini lusinghieri soggiogano, dimostrando che l’uomo non può domare il gatto, fintanto che questo si è insinuato nella sua anima.
... (circa i gatti) dobbiamo notare il fatto che essi regolano il rapporto ontologico padrone-schiavo, di qualsiasi tipo di convivenza”
Le iperbole della letteratura aiutano a elaborare chiarezza nella comprensione di quanto si osserva accadere nella vita reale.
In questi tempi di desertificazione delle coscienze, indotte dalla conduzione sempre più assurda dell’evento Pandemia, ad esempio, le sempre più stringenti regole stanno procurando una deriva che porta allo sgretolamento della Costituzione Italiana.
Nell’art.3 si dichiara:
“E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
Rimuovere gli ostacoli… al pieno sviluppo della persona umana.
Come si può realizzare il pieno sviluppo della persona umana, se il governo della Repubblica aumenta gli ostacoli, invece che rimuoverli?
Essere sospesi dal lavoro è un modo di rimuovere gli ostacoli? E se non hai risorse sufficienti per vivere?
Demonizzare chi non vuole vaccinarsi, è applicare un principio democratico? Poiché forse si tratta di una minoranza vale la regola di dargli addosso? Ma non è la democrazia che rispetta e protegge tutti, anche le minoranze?
Come non rendersi conto che la conduzione dell’evento Pandemia è ricca di assurdità?
Ma è conduzione assurda o abilmente programmata?
E, mentre ci si infervora tra di noi, anche al limite della violenza, non solo verbale, per le disparità di concezioni su vaccino ‘si’ e vaccino ‘no’, non ci si rende consapevoli di cosa procura questa ‘distrazione di massa’.
Ad esempio non ci si rende conto che, con cruda realtà, dalla pandemia di desertificazione delle coscienze, per effetto Covid, riappare l’attualità mai sopita del cancro dell’umanità: la Guerra.
Nell’estate nel corso della quale muore Gino Strada, con la sua utopia di un mondo senza guerre, ricompare il fallimento umanitario delle missioni in Agfanistan. Ma quante altre guerre sono in atto?
Si dice che negli ultimi due anni ci siano stati quasi 100.000 tra scontri, guerre e violenze di vario genere (fonte ACLED – Armed Conflict Location & Event Data Projet)
E cosa pensare di quella più prossima relativa all’Ucraina, che mentre scrivo minaccia di accadere? Un’ulteriore distrazione delle coscienze, grazie al metodo di alimentare una paura dopo l’altra?
Forse davvero apparteniamo alla categoria dei quadrupedi canini che ascoltano, capiscono, poi però eseguono gli ordini, lasciando che pochi gestiscano a piacimento le sorti umane, come felini lusinghieri abili a soggiogare le coscienze nel rapporto padrone-schiavo.
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Per il pieno sviluppo della persona umana in una democrazia, oltre la rimozione degli ostacoli, non si dovrebbero attivare anche opportuni interventi?
Ad esempio, a scuola si dovrebbero insegnare le basi della sana alimentazione, a partire dalle elementari, poi alle medie insegnare le basi della fisiologia umana e alle superiori elementi giuridici di base e un minimo di nozioni finanziarie. Questo avrebbe come conseguenza quella di avere popolazioni più sane, più consapevoli dei propri diritti e con quel minimo di cultura finanziaria, che consentirebbe ad esempio di destreggiarsi con facilità a proposito del concetto di diseguaglianza economica, nel richiamo di attenzione ai temi della giustizia sociale, fatto di recente anche dal Presidente della Repubblica.
In un articolo sulla Stampa del recente febbraio, Giuseppe Arbia* ricorda:
“…il filosofo Norberto Bobbio, nel suo celebre saggio del 1994 (“Destra e sinistra”) sostiene come proprio la concezione della diseguaglianza sia alla base delle diverse inclinazioni politiche, chiamando in causa le due posizioni paradigmatiche di Jean Jacques Rousseau e di Friedrich Nietzsche.
Rousseau, infatti, sostiene che tutti gli uomini sono uguali all’inizio, ma la società che sostituisce lo “stato naturale” degli antichi, li trasforma e li rende diversi.
Friedrich Nietzsche, invece, ritiene che le cose si svolgano esattamente all’opposto: tutti gli uomini sono diversi per loro natura ed è solo la Società che li convince che sono uguali, attraverso quella che egli chiama la religione della compassione [un veleno per l' uomo?] …
… è utile riflettere sulle “cause” della diseguaglianza stessa e chiarire che i differenziali di reddito, osservati tra gli individui, possono dipendere da due fattori distinti, con implicazioni diametralmente opposte.
Diseguaglianze naturali e diseguaglianze sociali… In questi anni caratterizzati dalla pandemia l’Italia sta sperimentando bassi tassi di crescita del reddito pro-capite, congiunti a crescenti livelli di diseguaglianza dovuta a fattori sociali e non naturali. Stante la relazione tra le due variabili ciò può portare a una contrazione ulteriore dell’economia fino al suo collasso.”
In natura, i cani sono diseguali dai gatti e la loro diseguaglianza sociale è negli atteggiamenti: I quadrupedi canini, ascoltano, capiscono, poi compiono gli ordini, mentre i felini lusinghieri soggiogano, ricorda la protagonista di “Terapia tramite cultura”.
E noi, confusi e distratti, assimilabili forse a quadrupedi canini? ma …
…i gatti fuggono dai cani e allora cosa aspettiamo a risvegliarci e riprenderci e difendere i diritti per i quali molti dei nostri padri hanno dato la vita?
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*Giuseppe Arbia (Ordinario di Statistica Economica - Dipartimento di Scienze Statistiche -Facoltà di
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